Lupo
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| ecco qua il restante testo (non ho ricontrollato, e vale lo stesso esatto discorso di prima)
DIVENTARE LUPI MANNARI
Nell'immaginario collettivo moderno si crede che per diventare dei lupi mannari si deve essere morsi da un licantropo. Questa credenza non esisteva invece nel medioevo, in quanto si pensava che per diventare il mostro tanto temuto bisognava rivolgersi alla magia, alla stregoneria o a dei precisi riti esoterici. Se si continua a pensare in termini odierni, il morso potrebbe rappresentare una via cocnreta per diventare dei lupi mannari. Se si identifica il licantropismo come un virus, il materiale genetico all'interno della salita del licantropo potrebbe iniziare ad infestare le cellule umane presenti nel corpo del malcapitato morso e trasformarlo dunque in un lupo mannaro, con lo stesso procedimento di qualsiasi virus presente in natura. E' da sottolineare il fatto che fino a qualche decennio fa, si pensava che per diventare un lupo mannaro bisognava svestirsi delle proprie pelli, per indossare quelli di lupo, dunque bisognava scorticarsi vivi per poi essere ricoperti da pelli di lupo maledette, anche se figurava un'opzione molto meno dolorosa e versatile: bastava infatti indossare una cintura di questa pelle di lupo maledetta per diventare un lupo mannaro. Altre leggende raccontano che per diventare un licantropo bisogna dormire nudi di notte, sotto i raggi della luna piena, o ancora bere l'"acqua licantropica", raccolte dalle impronte di un uomo-lupo. Addirittura si pensava che bere intrugli di erbe orticanti e velenose, portava all'acquisizione della capacità di trasformarsi in lupo.
Un licantropo infatti, non ha bisogno per forza della luna piena per trasformarsi, dettaglio che fa cedere molte leggende popolari, soprattutto quelle italiane e quelle raccontate nella maggiorparte dei film horror. Il primo autore ad associare la trasformazione alle fasi lunari è stato presumibilmente Gervasio di Tilbury, un noto scrittore medievale. L’idea dell’influsso della luna piena viene ripreso e ritenuto fondamentale, dalla maggior parte delle leggende. Ma non mancano neppure le tradizioni (ad esempio in Calabria) secondo cui il licantropo si può trasformare anche sotto l’influsso della luna nuova. L’involontarietà della trasformazione non si ricollega solo al fatto che si verifichi in particolari congiunzioni astrali, ma anche alle sue cause: è solitamente dovuta agli effetti di una maledizione o ad altro accidente, o almeno così si pensava. Alcune fonti attendibili dicono infatti che la luna piena non è motivo di una trasformazione sicura, ma di certo influisce sul carattere e sul modo di agire del licantropo stesso. Tutte le fasi lunari potenzialmente modificano il licantropo, come comunque tutti gli esseri viventi terrestri, persino la terra stessa viene modificata dalla luna e dal suo operato. Le trasformazioni di solito avvengono per cause esterne, nella maggiorparte delle volte il licantropo perde il controllo di se stesso a causa di un torto subito o di altre cose riconducibili a dei danni morali, che l'uomo-lupo identifica come vere e proprie aggressioni, facendolo infuriare e facendogli perdere il controllo. In altri casi il lupo mannaro può riuscire ad avere il controllo totale sulla sua parte lupo, riuscendosi a trasformare praticamente quando vuole, anche se alcuni racconti tendono a precisare che gli uomini-lupo non hanno mai il pieno controllo del loro licantropismo.
DIFENDERSI DAL LICANTROPO
Scarse le difese contro questo essere dalla forza e dalla ferocia senza pari: la più efficace pare essere l’argento, ovviamente seguendo un modello leggendario ormai arcaico. L'argento è sempre stato considerato un metallo poderoso, capace di uccidere qualsiasi creatura soprannaturale grazie alle sue proprietà superiori. In realtà recenti studi hanno dimostrato che la credenza di poter uccidere un lupo mannaro con una pallottola d'argento è falsa in quanto questo metallo ha scarse proprietà balistiche, risultando addirittura inefficace contro bersagli umani, figuriamoci contro un lupo mannaro. si deve alle proprietà di disinfettante che fin dall’epoca greca erano associate a questo metallo. Per complicare un poco le cose, secondo alcune versioni del mito l’arma d’argento deve anche essere benedetta, o addirittura fusa da un crocifisso d’argento. Le più complesse sono una versione piemontese e una francese della Saintogne. Secondo quella piemontese, la fusione deve provenire non solo da un crocifisso d'argento benedetto, ma deve essere realizzata la notte di Natale. La versione della Saintogne, dal canto suo, non prevede espressamente l’argento, ma le pallottole devono essere benedette in particolari ore della notte in una cappella dedicata a Sant’Uberto (protettore dei cacciatori). Un’alternativa che sembra funzionare bene, almeno con quelli che usano una pelle per trasformarsi, è la distruzione della pelle stessa. Opzionalmente, dopo aver ucciso l’uomo-lupo, si può procedere al taglio della testa prima del seppellimento. Questo eviterà che il mostro, dopo morto, si tramuti in vampiro (tradizione slava). La licantropia si fronteggia un po’ meglio sul fronte della cura e della dissuasione. Se uccidere un lupo mannaro è complicato, si può sempre riuscire a sfuggirgli o a guarirlo. Ad esempio, l’uomo – lupo siciliano non è in grado di salire le scale, che, di conseguenza, costituiscono un sicuro riparo. Anche lo zolfo messo sulla soglia di casa costituisce un valido deterrente. Il lupo mannaro abruzzese, poi, potrà arrestare la trasformazione se gli si lascia a disposizione un recipiente con acqua pura, nel quale si possa bagnare. Il alternativa, si può indurre il licantropo a riassumere la forma umana spillandogli tre gocce di sangue dalla fronte, o facendolo ferire da un suo familiare che brandisce un forcone, oppure ancora colpendolo con una chiave priva di buchi. Buona efficacia ha anche l’aconito (in inglese prende addirittura il nome di wolfsbain: bandisci – lupi) che risulta particolarmente sgradito. Ma la soluzione definitiva e radicale rimane il fuoco, da usarsi, preferibilmente, sul licantropo ancora in forma umana. Tutto questo può decadere se si pensa al lupo mannaro come un qualsiasi essere vivente. Sembra dunque ovvio che, tralasciando la sua grande resistenza, il licantropo non è immortale e può morire per tantissime cause, come un qualsiasi essere vivente terrestre, Per ucciderlo dunque potrebbe batasre semplicemente un colpo in testa, una freccia, un sasso ben piazzato, insomma, qualunque cosa che risulterebbe letale per qualsiasi forma di vita esistente. Queste nuove interpretazioni figurano soprattutto negli odierni urban fantasy, dove i lupi mannari muoiono e vengono uccisi con mezzi del tutto normali, che nell'antichità venivano volutamente pompati per creare più pathos e mistero attorno all'immagine del lupo mannaro.
Epidemie medievali
Dal basso medioevo in avanti, il rogo è una soluzione usata a profusione per sbarazzarsi dei sempre più numerosi mutaforme, che paiono moltiplicarsi, specialmente in Francia e Germania. Il fenomeno arriva a toccare dimensioni gigantesche negli anni successivi alla controriforma, sia nei Paesi cattolici che protestanti. Redigere una contabilità precisa di quanti siano finiti al rogo con l’accusa di mannarismo, da sola o in congiunzione con quella di stregoneria, è molto difficile. Le fonti più prudenti parlano di circa ventimila processi e condanne di licantropi tra il 1300 e il 1600, ma alcuni si sbilanciano fino a suggerire un numero prossimo alle centomila vittime. La storia più famosa è quella di un certo Peter Stubbe, che forse era effettivamente un serial killer. Per secoli si è comunque in presenza di una sorta di isteria collettiva, che è ben testimoniata dagli studi di ‘’’Jacuqes Collin de Plancy’’’. De Plancy, studioso francese dell’ottocento, che si dedicò animatamente a studi di spirito volterriano per spazzare la superstizione residua nella gente, raccoglie molte testimonianze dei secoli precedenti nel suo ‘’Dictionnaire Infernal’’, dando un quadro abbastanza preciso di quella che era la situazione in Europa nei secoli citati. Questa sorta di isteria collettiva porta a episodi terribili e grotteschi insieme. A tal medico Pomponace, sempre secondo Plancy, venne portato un contadino affetto da licantropia. Questi gridava ai suoi vicini di fuggire se non volevano essere divorati. Siccome lo sventurato non aveva affatto la forma di lupo, i villici avevano cominciato a scorticarlo per vedere, se per caso, non avesse il pelo sotto la pelle. Non avendone trovato traccia, lo avevano portato dal medico. Pomponace, con maggior buon senso, stabilì che si trattava di un ipocondriaco.
E' una rielaborazione, per quello non ci ho messo tanto, e poi non avevo altro da fare se non questo, dunque ora vedere voi e giudicate anche se io penso che la mia versione rielaborata sembra quasi una piccolissima relazione. bah, vedete voi! Semmai faccio altre versioni, con i vostri consigli e direttive!
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