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Il Licantropo in Egitto

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Danatis
view post Posted on 17/3/2008, 18:55 by: Danatis




Le prime raffigurazioni di un incrocio tra un canide e un uomo riguardano, però, lo sciacallo. Anubi, infatti, compare tra le principali divinità venerate dagli egizi, sia nell’Alto che nel Basso Regno, fin dalle prime dinastie. Il dio viene propriamente raffigurato come uno sciacallo, il più delle volte accucciato, ma, quando deve presiedere ai riti del trapasso, assume la forma di un uomo con la testa di sciacallo. Le sue raffigurazioni, sebbene compaiano già all’inizio della storia egizia, si fanno più frequenti a partire dal Medio Regno (2134 - 1991 a.C.), quando si diffondono maggiormente le tombe ipogee riccamente decorate. Anubi è il protettore degli imbalsamatori, presiede al processo di conservazione del defunto, e guida il suo akh (l’equivalente dell’anima cristiana) nel regno delle ombre. Lo conduce fino a Osiride, a cui era deputato il giudizio dell’anima. Anubi, inoltre, insieme ad Horus presiede alla pesatura del cuore del defunto (il risultato del quale è uno degli elementi per il giudizio stesso). In questo caso, non si può parlare di mannarismo vero e proprio, perché manca l’aspetto della trasformazione, volontaria o involontaria. Semplicemente, le due forme del dio convivono nell’immaginario egizio. La convivenza contemporanea di due o più forme per le divinità è caratteristica della religione egiziana, e probabile traccia di un tentativo di unificazione di vari pantheon separati, nati indipendentemente lungo il corso del Nilo.

Fonte: Wikipedia
 
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