Il sole è già alto e suona a morto

Aspetta a sorgere, aspetta ancora...
fra le sue braccia il tempo vola
dei suoi capelli ha nostalgia
del suo sguardo sente la malia

Chiede un ora, nulla di più
soltanto un ora, tu puoi farlo
pochi minuti per andare via
pochi secondi ed è agonia

Il suo profumo è celestiale
ed i suoi occhi pietre preziose
ed il suo viso è delicato
era in cerca di un grande amore

Ma il sole non si fermerà
pochi secondi e arriverà
di lì a poco il passo è breve
brucia la pelle a chi troppo beve

E impaurito lui si accucciò
per un amore scomparirà
per il sapore di quelle labbra
sente crescere piena la rabbia

Per un errore, per un peccato
per il delitto di un antenato
per chi il sangue beve
per chi la pelle ha come neve

Povero amico, povero lui
che non conosce la sua effige
che cammina per vicoli buii
costretto oltre il fiume Stige

Il sole è alto, è sorto ormai
oggi come sempre, oggi come mai
oggi c'era una macchia nera
segno di lutto per il suo amor

E dopo poco lei si sveglierà
e crederà di aver sognato
il grande amore del suo innamorato...

mmm, sempre più lirici, non mi do la pena di contare, ma rispetti anche la legge del numero di sillabe oltre a infilare qualche rima baciata?

No, mi limito solo a scrivere ciò che mi balena in mente

okay capitano Achab, attento alla balena bianca

Arh... pinze e martelli si trattava di un capidoglio.

Io vorrei sapere se sono semplici testi dettati dalla sofferenza oppure se le musichi anche....Non so perchè, ma leggendo le tue creazioni mi vengono in mente strane melodie di sottofondo!

Ciò che arte ha unito uomo non separi (anche se non era proprio così)