World of Werewolf

Pietro Burgot

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Xx_sTaRcHiLd_xX
view post Posted on 11/12/2008, 20:41




Nel XVI secolo, la più famosa difesa di streghe e licantropi fu condotta da Johann Wier.definiva la licantropia melancholia lupina o insania lupina e sostiene che i licantropi devono essere curati con salassi, bagni dolci, antidoti, anche oppio.
Egli infatti, riprendendo i trattati demonologici, rileva che i licantropi non compiono quelle imprese, loro attribuite, ma che essi, mentre sono immersi nel sonno, hanno delle visioni prodotte dal diavolo, nelle quali “vedono” se stessi mentre aggrediscono uomini e bambini. Inoltre, secondo il pensiero teologico, il diavolo non ha il potere di operare dei cambiamenti di natura, e, per quanto riguarda gli esempi classici, si tratta solo di fantasie poetiche degli antichi, che in nessun modo possono avvalorare la tesi diabolica. La sua opera invita perciò a fare una distinzione tra il malato mentale, l’eretico, la strega, riportando una serie di fenomeni al campo del patologico. A sostegno della sua tesi, Wier adduce un celebre caso di licantropia: il processo di Pietro Burgot (1521),
Pietro è un pastore, una tempesta disperde il suo gregge; mentre va alla ricerca di questo, si imbatte in tre cavalieri vestiti di nero, uno di questi lo interroga, lo conforta e lo lusinga promettendogli di fargli ritrovare il gregge e in seguito di proteggerlo dai pericoli. Inoltre gli promette del denaro, tutto questo in cambio della fede. Pietro accetta il patto e rinuncia alla fede, a suggello del patto il diavolo gli porge la mano sinistra, che è fredda e nera, come quella dei morti. Pietro mantiene la promessa per circa due anni, poi si rende conto di non aver ricevuto altro aiuto dal diavolo, tranne che i lupi si tengono lontani dal gregge e non lo attaccano più. Quindi ritorna alla fede e dimentica il patto con il diavolo. Dopo 8-9 anni, un vicino, Michele Verdun, gli ricorda il patto che aveva fatto e lo coinvolge invitandolo a partecipare a un rituale diabolico. La descrizione è quella del sabba: è notte ci si trova in un bosco dove si svolgono danze a cui partecipano persone che egli non conosce, tranne Michele, che recano in mano una candela verde dalla fiamma color azzurro cupo. In questa occasione Pietro viene iniziato da Michele alla licantropia, egli infatti si lascia sedurre dall’idea di poter correre in modo veloce e leggero.Alla trasformazione concorrono due elementi: l’unguento e l’aiutante diabolico: l’unguento spalmato sul corpo nudo produce la trasformazione dell’uomo in lupo e poi successivamente del lupo in uomo, mentre l’aiutante interviene nel trasportarlo molto velocemente alle riunioni. Pietro dopo la prima corsa si sente spossato, ma l’aiutante gli dice che tale sensazione passerà presto. Dopo questa prima trasformazione hanno inizio le imprese delittuose, infatti Pietro e Michele acquisiscono dal demonio il potere di fare del male e uccidere qualsiasi animale. Perciò poi seguono le descrizioni dei crimini commessi, tra i quali l’uccisione di alcuni bambini per mangiarne le carni, inoltre Pietro racconta anche che, sotto forma di lupo mannaro, si sono uniti sessualmente con le lupe.

Ricorda l’antico mito di Licaone che commise il peccato di cibarsi di carne umana, ne deduce che la prima trasformazione attestata dalla mitologia avvenne per questo.
"Et nondimeno tutti coloro, che hanno scritto della Lycanthropia antichi e moderni concordano, che la figura humana si cambia, restando lo spirito, e la ragione nel solito stato"
 
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Madiele
view post Posted on 11/12/2008, 23:47




Molto bene, sono decisamente piacevolmente sorpreso
 
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1 replies since 11/12/2008, 20:41   178 views
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