| #Parte prima
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Ululo. Punto col naso la Luna calante nel cielo, cercando finalmente di scoprire il suo odore.
Ululo. Chiamo i miei. Chi di loro fiuterà la Luna? Nessuno ci è mai riuscito, ma chi inventa la metafora più bella per descriverne l'odore diviene il nostro capo. Ululo. E per questo maschi e femmine sono uguali. Nessuno può sapere se la Luna sia madre o padre.
Ululo. I miei rispondono. Punto col naso la Luna ma fiuto solo gli odori del bosco. La lepre tra la neve. Il serpente sotto la roccia. Il caldo nel cavo dell'albero dove lo scoiattolo si nasconde. L'erba riarsa dal gelo, il tronco coperto di ghiaccio.
L'inverno ha l'odore del freddo. Ululo. La solitudine ha l'aroma di acque che non riflettono le stelle.
Ululo. I miei rispondono, lontani, con le zampe affondate nella neve.
Odo un fagiano svolazzare nella valle. La cerva gravida si riscuote a quel rumore. Ululo. Non moriremo di fame quest'inverno.
Ululo. I mei rispondono. S'alza la nebbia, pigra, impercettibile, silenziosa, ma io ne fiuto l'essenza nell'aria e ricordo il ricordo del bianco che ricama il blu. Nebbia contro il cielo, nebbia che riveste la Luna come la chioma di foglie ammanta l'albero.
L'inverno è la fioritura del cielo. Ululo. I miei mi rispondono. Punto col naso la Luna ma fiuto solo gli odori del bosco. Il piccolo barbagianni candido sul ramo.
Il silenzio ha l'odore dell'ombra di un gufo che vola sopra la neve.
La lepre corre tra gli sterpi scheletriti spezzandoli col suo passaggio. Ululo. Lepri e sterpi. Una volpe sta scavando col muso nel ghiaccio. Segue un odore.
Ululo. I miei mi rispondono. La Luna ha l'odore dell'anelito della foresta. La foresta profuma del tempo del lupo.
Ululo. Torneremo alla Luna, da morti, come premio per averla cercata per tutta la vita.
Ululo. Lo strazio del lupo odora della fuga della preda. Lo strazio del lupo ha il suono del ghiaccio che grava sul ramo.
Ululo. I miei mi rispondono. Odoro gli odori del bosco. La nebbia s'insinua nella mia pelliccia. Il suono scivola nelle mie orecchie. Il freddo agitato dalla mia coda.
Ululo. I miei mi rispondono. Il gelo è il dolore della foresta.
Ululo. La notte invernale ha l'odore di un fiume ricco di pesci. I miei mi rispondono. Non moriremo di fame quest'inverno.
#Parte seconda
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Ululo. La notte invernale è fredda e il vento mi sferza il viso. Ululo, immobile, affondata fino al petto nella neve. Ululo finchè il gelo non mi insensibilizza la punta delle zampe, la coda folta, e pian piano tutte le membra. Ululo finchè il mondo non inizia a vorticarmi intorno e perdo coscienza dello spazio, del tempo, di me. Ululo finchè non divento il mio stesso grido, e tutto il mio essere risplende e si annulla in quella voce vibrante di desiderio, d'amore e di domanda. Sono solo questo ululato.
"Non ho mai sentito il tuo profumo, Luna. Non posso sentirlo, nessuno può. Ma io posso immaginarlo e trovare gioia in quel sogno. Posso trovare gioia nella mia devozione alla ricerca di Te. Io, Luna, anche se solo nei sogni, toccherò il tuo viso e potrò baciarti."
Gli altri lupi si fermano a diversi passi da me e mi guardano compassionevoli, come fossi malata. M'incoraggiano a muovermi, mi dicono che posso farcela se solo voglio. Posso tornare a caccia con loro, posso correre sull'erba, i miei fianchi pelosi che scivolano contro quelli dei miei fratelli, posso badare ai miei nipoti, loro cuccioli. Anche io so che potrei farlo, ho trovato la forza ed il modo tante e tante volte.
Ora però non voglio più. Non adesso, non subito.
Ululo e rivivo. Io sono quest'ululato e posso stare bene solo levando questo grido d'amore alla Luna.
Tornerò fratelli miei.
Ma per vivere ho bisogno di cantare questi sogni.
#Parte terza
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Ululo. Un grido eterno e lamentoso che fa tremare il cielo.
Ululo di rabbia, disperazione ed incredulità. Il mio compagno se n'è andato, mi ha abbandonata in mezzo all'inverno crudele. Ora sembra tutto così illogico e ingiusto. Preda del Caos. Questa foresta era la nostra casa... questa foresta che adesso è così fitta, fredda, minacciosa e buia. Questa foresta chiamata Solitudine.
Ululo. Una lingua senza parole e senza età, intrisa di tutto il mio strazio e la mia ira. Perché mi ha abbandonata? Perché?? Non mi è stato insegnato ad affrontare questo. Nessuno mi aveva detto che le leggi dell'amore possono crollare. Non so come reagire a questo.
Ululo. Non ci sono parole per esprimere quello che sento.
Ululo. Resta una sola legge... una sola legge di sangue entro cui respirare.
"Sopravvivere".
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→ Ehi, Saïx, you are mine! 
