World of Werewolf

Anatomia del Licantropo

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erasmoasciol
view post Posted on 18/7/2010, 15:25




salve a tutta la community del forum ho trovato delle informazioni interessanti sulle nostre creature preferite!!!
buona lettura!!!


La razza vede le sue origini in un remoto passato, quando l'ira di Vantul lacerò la terra e fece precipitare in essa numerosi uomini votati al male. Tali uomini non finirono tuttavia nelle sale eterne, ma vennero restituiti al creato privi di ricordi del loro passato e legati a Vantul dal loto status di non uomini e di cacciatori di figli di Uthryel (per maggiori informazioni si veda "La Genesi - La Guerra delle Stirpi").

Ai nostri giorni sono presenti due tipi di creature di questa razza, ovvero: i Mannari Puri ed i Mannari Infetti. I primi sono discendenti della prima razza creata da Vantul, mentre i secondi divengono mannari a causa di un'infezione e non nascono in tale stato.

La mutazione indotta da Vantul permette la trasmissione dell'infezione solo tra umani.


Descrizione

I Mannari Puri sono i capostipiti di ogni mannaro esistente, infatti possono procreare o infettare degli umani rendendoli a loro volta mannari.
Il Mannaro Puro non potrà mai tornare ad uno stato umano, infatti le sue caratteristiche di razza sono ereditarie e fanno parte del suo essere. Un Mannaro Infetto è vittima di un germe che infetta il suo sangue e che viene particolarmente sollecitato con la luna piena, questa infezione può essere vista come una malattia e pare che possa anche essere curata.

Per quanto noto ai tempi nostri i Mannari sono accomunati dalle seguenti caratteristiche:

  • Forma primaria esclusivamente umana;

  • Il contagio avviene solo tra soggetti umani;

  • Ogni variante di Mannaro è carnivoro o al limite onnivoro;

  • Le varianti animali sono sempre mammiferi.



Trasfigurazione

I Mannari Puri possono assumere tre distinte forme, a differenza degli Infetti che possono avere solo due stati di trasfigurazione.

Un dato molto importante, che differenzia i due tipi, è il loro stato di coscienza nelle fasi di trasfigurazione e dopo essa, oltre alle condizioni scatenanti la trasfigurazione.

I Mannari Puri mantengono la loro intelligenza e coscienza umana in qualsiasi forma assumano, mantenendo i ricordi di quanto accaduto in ogni forma, inoltre possono celare la loro natura lasciando che siano gli istinti animali ad apparire durante la trasformazioni animale.

La Luna piena non costituisce un fattore scatenante per la loro trasformazione, infatti il Mannaro Puro ha il totale controllo sulle proprie trasfigurazioni, che vive con gioia e piacere.

Ben diversa la condizione dei Mannari Infetti, che oltre a vivere la trasfigurazione come un'agonia mortale, sono forzati alla mutazione ad ogni Luna Piena e talvolta da altri fattori di stress.

Durante la forma animale un Infetto non ha alcun controllo sulle proprio azioni, essendo completamente sotto il controllo dell'istinto animale e non avendo alcuna coscienza del proprio stato umano, inoltre al ritorno alla forma umana dimentica ogni accadimento del periodo animale.

Durante la trasfigurazione, che dura circa un minuto, il soggetto è completamente indifeso per divenire subito attivo al termine della mutazione.

Nel corso della mutazione è possibile vedere le ossa ed i muscoli cambiare conformazione sotto la pelle.

La trasfigurazione modifica l'aspetto di una creatura, ma non quanto trasporta con sè. Conseguenza di questo è che quanto indossato viene danneggiato, infatti può capitare di incrociare dei Mannari con addosso parti dei loro abiti, anche se di solito vengono strappati dal Mannaro stesso che ne ricava fastidio.

Gli oggetti trasportati vengono spesso abbandonati in giro.

Nel corso della mutazione la forza muscolare e la pressione ossea sono tali da rompere qualsiasi tipo di fibra, incluse le leggere armature in cuoi e le più resistenti armature di anelli. Le corazze metalliche, tuttavia, sono più resistenti quindi possono arrecare danni al corpo del Mannaro prima di essere perse.


Forma primaria (Umana)

L'aspetto primario di un Mannaro è la sua forma umana, a cui farà ritorno dopo ogni trasfigurazione mantenendo il suo aspetto, ovvero un Mannaro non potrà mai usare la trasfigurazione per alterare il proprio aspetto umano.

Osservando attentamente le sembianze umane di un Mannaro si potrebbero intravedere delle caratteristiche della sua forma animale o umanoide, ma non tali da palesarne in modo esplicito la reale natura. Il Mannaro in forma umana potrebbe avere dei canini più sviluppati, folta peluria sul dorso delle mani, unghie allungate, dita affusolate, peluria alla base del collo, ecc.


Forma secondaria (Animale)

La seconda forma che ogni Mannaro può assumere è quella di bestia, nel caso dei Mannari puri la trasfigurazione è volontaria, mentre per gli Infetti è legata al plenilunio.
La forma di bestia assunta è sempre legata al fenotipo animale e all'individuo, quindi un mannaro che assume sembianze di un grosso lupo con una macchia bianca in testa manterrà sempre questa caratteristica.

La taglia animale assunta è sempre quella massima per la specie, anche se in un branco potrebbe accadere che si trovi un vero animale di dimensioni ancora maggiori.

Nella forma di bestia il Mannaro Puro mantiene la sua piena volontà umana ed intelligenza, questo fatto ha alimentato le leggende su animali dalle strabilianti doti di strategie e di saggezza. Tuttavia i Mannari Puri tendono a celare questa loro caratteristica e a farsi riconoscere come animali comuni, in modo da non esporsi al rischio di essere identificati. Lo stato cosciente dei Mannari Puri li pone nello stato di comprendere i dialoghi umani, a patto che siano in grado nella loro forma umana di comprendere quell'idioma. Tuttavia la conformazione della loro bocca non consente l'uso della parola.

Il problema non tocca i Mannari Infetti, che in questa forma sono sotto il dominio dell'istinto animale e nulla mantengono del loro ego umano.

Entrambi i generi di Mannari posseggono i sensi, gli istinti e le capacità della forma animale, con la differenza per i Puri di saperli indirizzare ed utilizzare in unione con la propria intelligenza umana.

Un animale normale è sempre in grado di riconoscere un Mannaro in forma di bestia da un suo simile naturale, pertanto un lupo riconoscerà un Lupo Mannaro, ma non riconoscerà una Tigre Mannara.

Tipicamente per animali con comportamento di branco non è insolito che il capo branco ceda il comando all'animale Mannaro, il motivo di questo comportamento non è chiaro.

Il comportamento di animali domestici o addestrati sarà invece di disagio e afflizione nei confronti di un animale Mannaro, ovviamente gli animali solitari hanno la tendenza ad evitare gli animali Mannari.

Data la conformazione assunta in questa forma, ovvero puramente animali, i Mannari non sono in grado di parlare o di interagire con l'ambiente circostante manipolandolo, proprio per la mancanza di arti adatti allo scopo.


Forma terziaria (semi-umana)

La terza forma appartiene solo ai Mannari Puri, in queste sembianze si uniscono i tratti umani a quelli dell'animale, dando origini ad una creatura dall'aspetto orripilante e molto pericolosa per le sue caratteristiche.

Le sembianze assunte variano in relazione al fenotipo animale e alle caratteristiche umane del soggetto, quindi ci troviamo di fronte ad una serie infinita di combinazioni con alcune caratteristiche comuni della razza animale. La forma assunta è tipica dell'individuo, che quindi assumerà sempre gli stessi tratti e lo stesso aspetto ad ogni mutazione.

Il corpo ha sempre un aspetto umanoide, con muscolatura più sviluppata e ricoperto da un manto con le colorazioni e le caratteristiche tipiche di quello animale. Gli occhi appaiono sempre come umani, ma solo nell'aspetto, da essi pare scaturire una profondo malvagità. La pelle è tipicamente stratificata attorno alle mani, alle spalle e tipicamente dietro la schiena.

Mani e piedi sono dotati di lunghe ed appuntite unghie, che non sono artigli a tutti gli effetti ma loro reminescenze, tali da infliggere gravi ferite.

La forma terziaria assimila le caratteristiche del fenotipo animale, quindi se l'animale è potente anche la forma semi-umana sarà potente; se l'animale è agile anche la forma semi-umana sarà agile.

Il Mannaro nella forma semi-umana mantiene la capacità di parlare, la loro voce appare dura e ringhiosa. In questa forma mantengono anche la loro piena destrezza e quindi possono manipolare l'ambiente con facilità.


Debolezze e punti di forza

  • Trasfigurazione e ferite


  • Durante la trasfigurazione il Mannaro rigenera le proprie ferite, in realtà la trasformazione del corpo è tale da cambiarlo nella sua totalità. Ad esempio un uomo ferito cambierà in una forma animale praticamente sana, ma al suo ritorno alla forma umana le ferite torneranno a manifestarsi, anche se in forma ridotta.

  • Immunità alle armi (Mannari Puri)


  • I Mannari Puri sono immuni alle armi convenzionali in qualsiasi forma corporea e rigenerano le ferite ricevute da esse in tempi molto rapidi. Quando feriti in forma umana tendono a simulare maggiore sofferenza di quella provata, andando a mascherare la loro natura, inoltre la ferita cambia di aspetto nell'arco di qualche ora.

  • Immunità alle armi (Mannari Infetti - Forma animale)


  • In forma animale qualsiasi ferita inferta da armi convenzionali si rigenera quasi istantaneamente, il tempo di rigenerazione è legata all'estensione delle ferita. L'immunità alle armi convenzionali porta a ferite di poco rilievo e che non causano particolari impedimenti alla creatura.

    In forma umana un Mannaro Infetto non ha immunità ai danni e reagisce alle ferite come un comune umano.

  • Vulnerabilità fisica


    • Ogni Mannaro
    • è vulnerabile a particolari armi o composti, che infliggono loro vere e proprio lesioni. Queste armi si differenziano in base al tipo di fenotipo animale. Alcuni cacciatori di mannari ci hanno fornito qualche informazione a riguardo.

    • Orso Mannaro


    • Subiscono danni da armi di acciaio puro forgiate a freddo, pochi sono i mastri armaioli in grado di produrre un'arma di questo genere.
      Sono tuttavia anche sensibili a materiali trattati con Belladonna, ad esempio una lama trattata con gli estratti di questa pianta ferirà il mannaro, oppure l'epidermide colpita reagirà con ustioni o piaghe.
    • Volpe Mannara


    • Subiscono danni da armi ricavate dalle ossa di creatura canine (cani, coyote, sciacalli, lupi, ecc), le armi possono essere frecce, clave o altri tipi da taglio.
      Sono inoltre vulnerabili agli estratti delle bacche di ginepro, per cui a grandi linee vale quanto detto per l'orso.
    • Sciacallo Mannaro


    • Subiscono danni da armi fatte in rame battuto, che essendo poco utilizzate devono essere appositamente prodotte.
      Presentano una particolare sensibilità nei confronti del finocchio, per cui a grandi linee vale quanto detto per l'orso.
    • Tigre Mannara


    • Subiscono danni da armi costruite in ossidiana, anche queste armi sono particolarmente rare e devono essere commissionate, il materiale è vetroso e quindi più adatto per le punte di lance o frecce.
      Presentano una particolare sensibilità nei confronti del ginseng, per cui a grandi linee vale quanto detto per l'orso.

    • Lupo Mannaro


    • Subiscono danni da armi in argento, per cui è sufficiente una laminatura con il prezioso metallo.

      Presentano una particolare sensibilità nei confronti delle radici di Aconito, per cui a grandi linee vale quanto detto per l'orso.

  • Vista (forma animale)


  • In forma animale i Mannari vedono di notte come qualsiasi creatura dotata di infravisione, ovvero con una spiccata percezione di ciò che è caldo.

    Nei periodi di luna piena la vista diviene più sensibile, tanto da permettere alle bestie di vedere di notte come se fosse giorno.


Anatomia interna

L'anatomia di un mannaro si alterna tipicamente nelle sue due forme, ovvero quella umana e quella animale, fatta eccezione per i Mannari Puri ove troviamo una forma ibrida.
L'anatomia di un Mannaro in forma umana è del tutto equivalente a quella di un uomo o di una donna, fatta eccezione per qualche tratto somatico esterno. I Mannari nella forma primaria presentano una corporatura leggermente più muscolosa e reattiva rispetto a quella di un umano comune, dando modo al Mannaro di compiere sforzi maggiori rispetto ad un umano.
Anche gli apparati circolatorio e respiratorio sono maggiormente sviluppati, permettendo al soggetto di godere di una maggiore resistenza alla fatica.
In forma animale le caratteristiche anatomiche del Mannaro sono quelle di cui possiede la forma.
Poco si può dire della fisiologia di un Mannaro Puro in forma semi-umana, quanto si è saputo è che gli organi hanno una collocazione simile a quella umana, mentre il sistema osseo e muscolare sono incredibilmente sviluppati, assimilando anche le caratteristiche del fenotipo animale. I processi metabolici dei Mannari sono molto attivi e questo li obbliga a nutrirsi principalmente di carne, in quantità notevolmente maggiore rispetto ad un umano.
I Mannari Infetti traggono sostentamento anche dagli altri alimenti, anche se in modo minore rispetto alla carne.
I Mannari Puri si cibano di ogni genere di alimento per assomigliare agli umani, ma traggono sostentamento solo dalla carne.

Riproduzione
La riproduzione per i mannari avviene in modo del tutto comune, con una gestazione di nove mesi sia per i Mannari Puri sia per i Mannari Infetti.
L'accoppiamento riproduttivo di un Mannaro avviene nella sua forma umana, anche se i Mannari Puri sono fertili in ogni forma. Le ragioni di questa condizione derivano dal fatto che spesso tali creature si accoppiano con esseri umani e talvolta anche con mezz'elfi.
L'accoppiamento tra un Mannaro Puro ed un umano o un mezz'elfo da sempre origine ad un Mannaro Puro, a prescindere dal sesso del Mannaro. Nell'accoppiamento con un mezz'elfo il nascituro apparire di sembianze umane, perdendo il retaggio elfico.

Diversa la condizione per i Mannari Infetti, infatti nel loro caso solo l'accoppiamento con una donna infetta da origine ad un Mannaro Infetto, mai ad un Mannaro Puro. Questo perché tra la donna ed il feto intercorre uno scambio di sangue e fluidi.
Negli ultimi tre mesi di gravidanza la femmina di Mannaro non è affetta da trasfigurazione, per avere una trasformazione molto violenta dopo il parto. Alla prima trasformazione dopo il parto la donna Mannaro cerca con frenesia carne da mangiare, ma il suo istinto le impedisce di arrecare danno al figlio appena nato.
Il giovane Mannaro non è affetto da trasfigurazione fino al raggiungimento della maturità ed in tale periodo non è insolito che venga avvicinato da un Mannaro Puro per essere aiutato nel giorno della prima mutazione.

Carattere

I Mannari Puri hanno una loro propria società, come ogni altra razza, tali società sono a volte segretamente inserite nel contesto di altre società urbane oppure sono isolate in piccoli villaggi popolati da questi strani umani.
Non si hanno informazioni circa l'ubicazione di questi villaggi di Mannari, anche perché queste creature tendono a non mostrare la loro vera natura e ove necessario occultano la propria presenza eliminando ogni minaccia.
Siamo tuttavia dell'idea che queste creature siano inserite nella vita sociale delle nostre città, abitando magari nella casa al fianco della nostra.
I casi di comunità isolate sono probabilmente legati a gruppi di individui particolarmente malvagi e barbari.
La natura di queste creature le spinge ad essere molto prudenti nei contatti umani ed ogni individuo è un caso a se stante come avviene per gli umani.
Un particolare astio e rabbia li coglie in presenza di vampiri, a causa delle loro origini. La rivalità è spesso palese da parte di un Mannaro Puro, anche se non diventerà violenta in presenza di pubblico. Condizione ben diversa quella dei Mannari Infetti in plenilunio, che tenderanno ad essere aggressivi nei confronti di un vampiro.


Gerarchia

Non sono note gerarchie di stirpe particolari tra i Mannari, salvo quelle animali durante la mutazione e la distinzione tra Mannari Puri e Mannari Infetti.
In generale la razza di allinea alle gerarchie delle istituzioni umane, con cui cerca di integrarsi o è integrata.

La condizione di mancanza di consapevolezza da parte dei Mannari Infetti rende del tutto improbabile che questi abbiano qualche forma di gerarchia legata alla razza.


Poteri

Mannari Puri

  • Regressione (animale)


  • Il Mannaro può ritrarre la propria componente umana e lasciare il controllo al puro istinto animale, in questa condizione la bestia agisce in tutto e per tutto come un vero animale e anche le sue capacità intellettive divengono quelle dell'animale.
    In questo stato il Mannaro non può essere riconosciuto come tale.
    Per riprendere il controllo il Mannaro deve concentrare la propria volontà e prevalere sull'istinto della bestia, questo atto richiede due azioni di gioco.

Appendice


Ginepro (Iuniperus communis)

Arbusto legnoso o basso alberello (5 m), con fusto contorto dal portamento talvolta strisciante e corteccia ruvida e rossastra. Le foglie aghiformi, appuntite, verticillate a 3 sono solcate da una linea chiara nella pagina superiore. I fiori, dioici, giallastri quelli maschili e verdastri quelli femminili, sono disposti in prossimità della'ascella fogliare e compaiono in primavera. I frutti, detti coccole, sono piccole bacche sferiche di colore verde, nero-bluastre a maturazione.
Le foglie si possono raccogliere dalla primavera all'autunno recidendo i rametti su cui sono inserite. I frutti si raccolgono quando sono neri mediante scuotimento della pianta, cioè a completa maturità; il legno si ottiene scortecciando rametti di almeno un centimetro di diametro.
La più importante proprietà del Ginepro è quella di aumentare la diuresi; questa attività, utile ai reumatici, agli artritici e ai gottosi, è stata studiata e confermata da autori moderni e dipende principalmente dalla presenza, nella droga, di un olio essenziale. Questo è inoltre un disinfettante delle vie urinarie e respiratorie, è un valido stimolante della digestione, un antifermentativo intestinale, un espettorante e un sedativo della tosse.
I preparati di Ginepro vanno utilizzati con cautela; non devono inoltre essere usati da soggetti affetti da infiammazioni renali.
Per uso esterno le bacche di Ginepro vengono utilizzate come stimolanti della circolazione cutanea; sono utili per esempio nel reumatismo e come blandi disinfettanti della pelle.
Le foglie e il legno di Ginepro hanno, per uso esterno, le stesse proprietà delle bacche.

Il ginepro è l'ingrediente fondamentale per produrre il gin, ma anche altri liquori.


Belladonna (Atropa Belladonna)

È forse la pianta più nota, dal punto di vista farmacologico, della numerosa famiglia delle Solanacee, per il suo contenuto di "atropina". Già il nome "belladonna" indica l'antica consuetudine femminile di instillare il succo della pianta negli occhi per ottenere uno "sguardo sognante", molto apprezzato in altri tempi, in realtà dovuto a dilatazione pupillare e paralisi dell'accomodazione.
La belladonna cresce nella zona montana e submontana, nei boschi ombrosi delle Alpi e dell'Appennino.
È una pianta erbacea a radice rizomatosa, alta fino ad un metro e mezzo; presenta piccoli fiori caliciformi di color porporino-violaceo e bacche nere, lucide, delle dimensioni di un'amarena.
I bambini possono essere attratti dall'aspetto invitante delle grosse bacche confuse con gli appetitosi frutti del sottobosco, soprattutto con i mirtilli. Tutta la pianta, ma soprattutto le bacche, possono dare una sintomatologia tossica, comune peraltro ad altre piante della famiglia delle Solanacee, conosciuta come "sindrome anticolinergica".
I sintomi sono condensati in una vecchia filastrocca inglese:

"caldo come una lepre" (aumento della temperatura corporea)

"cieco come un pipistrello" (dilatazione pupillare e paralisi dell'accomodazione)

"secco come un osso" (blocco della sudorazione e della salivazione)

"rosso come una barbabietola" (congestione del volto e del collo)

"matto come una gallina" (eccitazione psico-motoria, allucinazioni).


Aconito (Aconitum napellus)

È una pianta spontanea perenne, alta fino ad un metro e mezzo. Diffusa nelle regioni montagnose, cresce bene sia sui terreni umidi dei boschi di collina, sia sui terreni concimati nei dintorni di stalle o letamai dei pascoli montani.
È una pianta molto bella la cui fioritura si verifica fra luglio e settembre con fiori a forma di elmo, generalmente di colore blu scuro. Numerose sfumature dei colori che variano dal blu al giallo sono possibili, risultato delle varietà ottenute dai vivaisti. Attenzione particolare deve essere fatta alle radici tuberose e profondamente sotterranee, occasionalmente confuse con quelle delle rape o di altre commestibili.
Tutte le parti della pianta e in particolare le radici sono tossiche per il contenuto in alcaloidi, il principale dei quali è l'aconitina.
Se parti della pianta vengono ingerite, immediata è la comparsa del prurito che dalla bocca si estende a tutto il volto, seguito da sensazione di freddo, sudorazione, dilatazione delle pupille, vomito, diarrea sanguinolenta e grave affaticamento. A volte si sono avuti intossicazioni e fenomeni irritativi locali solo tenendo un mazzo di questa pianta nelle mani, perché i principi attivi vengono assorbiti anche attraverso la pelle.
Casi di avvelenamenti del bestiame sono stati riportati anche dalla medicina veterinaria.
A dimostrazione della pericolosità del veleno contenuto nella pianta, si ricorda che anticamente in India le punte delle frecce venivano intinte con il succo delle radici.


http://gdr.lelandedifaraonia.it/documenti/...zze_mannari.htm
 
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*Lis&siL
view post Posted on 19/7/2010, 11:48




Uffy non mi si vedono le immagini... Non ho ancora finito di leggere perchè è lunghissimo, ma sembra interessante
 
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erasmoasciol
view post Posted on 19/7/2010, 12:08




si è abbastanza carino... se vuoi vede le immagini ho messo il link del sito
 
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artenair
view post Posted on 19/7/2010, 13:50




ho letto tutto... interessante, però, cos'è questa storia dei mezz'elfi? XD
 
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‡ Fenrir ‡
view post Posted on 19/7/2010, 13:57




CITAZIONE
Ad esempio un uomo ferito cambierà in una forma animale praticamente sana, ma al suo ritorno alla forma umana le ferite torneranno a manifestarsi, anche se in forma ridotta.

Questa mi sembra una cavolata, per il resto è molto interessante..
 
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erasmoasciol
view post Posted on 19/7/2010, 15:44




@fenrir ed artenair
lo so infatti è tutto di fantasia... non so se è un gdr o cosa xò mi sembrava una piacevole lettura e ho pensato di pubblicarlo

 
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*Lis&siL
view post Posted on 30/7/2010, 11:35




Infatti hai fatto bene a pubblicarlo, potrebbe essere uno spunto per il prossimo GDR (se santa Danatis troverà il tempo XD).
 
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erasmoasciol
view post Posted on 6/8/2010, 21:27




scusate la mia ignoranza ma cos'è sto gdr?
 
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*Lis&siL
view post Posted on 6/8/2010, 21:48




Un gioco di ruolo per forum... Se vuoi altre info, non chiederle a me! Non ne so praticamente niente...
 
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erasmoasciol
view post Posted on 6/8/2010, 22:14




a va bè ho quasi capito... ho soltanto altre due domande come si gioca? e cosa si fa?
 
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‡ Fenrir ‡
view post Posted on 6/8/2010, 22:18




Si gioca creandosi un pg (personaggio) e postando nelle varie sezioni dedicate al gdr. Per esempio si crea una sezione chiamata Bosco e lì si scrive cosa fa il nostro pg ecc.ecc.
Di solito i pg sono sugli anime o sui videogiochi.
 
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erasmoasciol
view post Posted on 6/8/2010, 22:20




aaaaaaaa (non credo di esserne capace)
 
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EgoLupus
view post Posted on 27/1/2013, 01:06




Molto bella però non ho capito una cosa un mannaro infetto può alla fine imparare a controllarsi in forma animale. ?
 
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12 replies since 18/7/2010, 15:25   2287 views
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