World of Werewolf

Ulfedhnar

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‡ Fenrir ‡
view post Posted on 6/10/2010, 20:08




Su Wikipedia ho trovato questo, continuerò ad aggiornare con altre informazioni.

Úlfheðnar (al singolare Úlfheðinn) letteralmente, vestiti di lupo. Così come dice il nome, questi leggendari gerrieri si coprivano esclusivamente con la pelle del lupo da loro ucciso per ricevere tale nomenclatura. Gli Úlfheðnar erano guerrieri della mitologia norrena. Sono diventati famosi grazie al loro impeto guerriero, che per la mitologia, veniva ceduto loro dal Dio Odino e dall'animale totemico, il lupo. Questi guerrieri sciamani, prima del combattimento, assumevano: Birra, un estratto di amanita muscaria e digitale. Questo mix dava loro allucinazioni, comportava anche aumento della temperatura corporea, del battito cardiaco e dell'adrenalina. Dopo aver assunto queste sostanze, festeggiavano sino allo stremo e da li si lanciavano in battaglia. A differenza dei Berserker, i Úlfheðnar, combattevano in gruppo proprio come lupi.
Dei Berserker e Úlfheðnar si parla nella Saga di Egil, nella Saga di Hrolf e nella Saga di Yngling, nella saga di Grettir, nella Saga di Egil, nell’Edda… anche lo storico latino Tacito ne fa menzione. Fino alla conversione al cristianesimo i Úlfheðnar furono truppe d'elitè dei re scandinavi. Vennero banditi nel 1015 e i gruppi organizzati scomparvero nel 1100. Furono proprio le storie sugli Úlfheðnar a contribuire alle leggende sui lupi mannari, il vescovo Olaus Magnus, ci parla di “Licantropi del Baltico”.
 
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erasmoasciol
view post Posted on 6/10/2010, 20:13




very interesting
 
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‡ Fenrir ‡
view post Posted on 6/10/2010, 20:21




I Guerrieri


Proprio di questo furore guerresco (che i romani chiamavano furor, soprattutto riferendosi ai guerrieri celti che vedremo più avanti nell’articolo) questi guerrieri si avvalevano per combattere.
Un addestramento nelle tecniche sciamaniche infatti permetteva di padroneggiare le tecniche per raggiungere stati di coscienza alterati.
Nello stato di furor i guerrieri divenivano simili alle bestie che li rappresentavano.
Ringhiavano, ululavano, andavano in battaglia incuranti del freddo, della fame, della fatica, delle ferite, sprezzanti della morte che anzi sfidavano e cercavano in battaglia come lasciapassare sicuro verso il Walahalla, il paradiso degli eroi.
In preda alla furia uccidevano chiunque si trovassero davanti.
Si dice che potessero combattere mentre il corpo era addormentato nella tenda (viaggi con il corpo astrale o energetico, peculiarità dello sciamano) e che potessero morire a causa della furia ribollente che innalzava oltre misura la loro temperatura corporea e li consumava dall’interno se non veniva placata.
Lo stato di furia dei berserker era chiamato “berserkergang” e si manifestava prima con una sensazione di freddo e tremori in seguito la temperatura si innalzava tantissimo e il guerriero uccideva e distruggeva indiscriminatamente (si dice me mordessero gli scudi) in seguito alla furia per alcuni giorni il guerriero cadeva in uno stato di torpore e depressione, tanto da avvalorare l’ipotesi che per aiutare la furia si usassero alcolici e piante psicotrope per riuscire a padroneggiare l’Ond, ovvero una potente energia cosmica.
Secondo il mito era proprio Odino a guidare il guerriero nello stato di furia.
Il rituale che portava alla furia era chiamato hamrammar (mutamento di forma) le cui modalità sembrano essere bevute rituali (bragafull) di una birra molto forte, l’uso di un preparato a base di amanita muscaria (fungo che a forti dosi può essere letale ma che opportunamente preparato funziona come allucinogeno e antidolorifico) ed erbe come la Digitale (che aumenta il battito cardiaco e l’adrenalina) e dei rituali di gruppo in cui si ricorreva a danze e canti fino allo sfinimento per raggiungere l’estasi. Il resto era affidato al dio, che come ho già detto, proteggeva il guerriero sciamano.

Alcune teorie moderne sui guerrieri totemici valgono la pena di essere esposte.
Secondo alcuni studiosi i berserker (ed affini) erano persone che già presentavano turbe psicologiche dalla nascita, forse malattie mentali congenite, dato che le cariche dei Guerrieri Sciamanici erano ereditarie.
La magia Empatica , ovvero una forte autosuggestione collettiva dovuto al fanatismo religioso potrebbe essere una causa delle peculiarità di questi guerrieri assieme ad un duro addestramento sin dall’infanzia che trasformava uomini in folli macchine per uccidere segnandone profondamente il corpo e la mente.
Le malattie che secondo alcuni potevano essere la causa, sono l’isteria e l’epilessia o la malattia di Paget che a causa di uno sviluppo abnorme delle ossa del teschio crea una pressione sul cervello che potrebbe essere la causa della rabbia del guerriero, infatti nella saga di Egil si parla di teste grosse e sgradevoli.
Le caste si distinguevano tra di loro oltre che per l’animale per il modo di combattere.
I berserker combattevano da soli mentre Uomini-Lupi e Uomini-Cinghiali usavano la forza del branco.
Su piastra in bronzo rinvenuta a Torslunda in Svezia, si riconosce un Guerriero Ulfedhnar con le proprie armi di appartenenza lancia e spada corta, il loro giaco di pelle era detto Vargstakkar.
Gli svinfylking combattevano in una particolar e formazione a cuneo dove i migliori due combattenti d’ascia “Rani” (musi) stavano alla punta.
Tracce delle confraternite guerriere (Mannerbunde, in Sassone) restano nei nomi che hanno come radice Bjorn (orso), oppure hanno nel nome Ulf.
Alcuni guerrieri avevano entrambi gli animali nel nome come Bjornulf e anche l’eroe del maggiore poema anglosassone Beowulf (orso-lupo).

Anche un personaggio Tolkieniano è ispirato dai berserker, Beorn, che ha la capacità di diventare orso a suo piacimento per combattere, come si vede anche dal nome.

 
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erasmoasciol
view post Posted on 6/10/2010, 20:26




interessantissimo
 
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‡ Fenrir ‡
view post Posted on 6/10/2010, 20:26




Il furore nelle popolazioni antiche

I Berserkr (lett. Camice d'Orso) e i loro corrispettivi lupini meno conosciuti Ulfhednar (lett. Teste di Lupo) appartenevano a delle particolari confraternite militari germaniche. Questi simpatici e gioviali figuri erano soliti recarsi in battaglia seminudi, con lo scudo come unica protezione ed indossando la pelle del loro animale totemico (lupo od orso che fosse). Durante il combattimento i Berserkr e gli Ulhednar erano presi da un'estasi mistica alla quale i popoli di cultura latina diedero il nome di "furor": nel parossismo precedente allo scontro ringhiavano, ululavano e bramivano, mordendo il bordo dello scudo, e nella mischia dimostravano una forza disumana, non avveritvano il dolore delle ferite e massacrando indistintamente tanto i nemici che i loro alleati.
Ora: la tesi di una forma di epilessia non può essere assolutamente presa in considerazione, poichè un epilettico in crisi solitamente è già abbastanza impegnato a non ammazzarsi da solo inghiottendosi la lingua per poter arrecare danni agli altri,essere poi un guerriero d'eccezione figuriamoci.

Si è ipotizzato che i guerrieri totemici dei Germani prima della battaglia assumessero delle droghe, precisamente un derivato dell'Amanita Muscaria mescolato alla birra.
L'Amanita Muscaria mangiata in insalata non è esattamente la cosa più salutare del mondo, visto che provoca lesioni epatiche (distrugge il fegato), ma trattata a dovere (assumendone solo la cuticola essiccata) è un potente allucinogeno e stimolante ed il suo valore tossico è notevolmente ridotto.
La spossatezza nella quale sprofondano i Berserkr scandinavi delle saghe nordiche a seguito di una battaglia, oltretutto, ricorda decisamente i postumi di una potente sbronza o di un'intossicazione, per non parlare del fatto che spesso molti guerrieri sacri alla fine del combattimento morivano col cuore scoppiato. Oltretutto il concetto della bevanda sacra che mette in contatto l'uomo con le divinità non è assolutamente estraneo alle prime culture indeuropee (cfr. la figura del dio-bevanda "Soma" ne "Le Sorti del Guerriero" di Dumezìl).
Di fatto i Berserkr e gli Ulfhednar erano guerrieri sacri ad Odino (o Wotan, o Woden, come preferite) e secondo il mito era proprio lui ad indurre l'estatico stato del "furor", fino a provocare delle vere e proprie trasformazioni sul piano fisico.
In alcune saghe i Berserkr e gli Ulfhednar sono descritti in maniera tale da non rendere possibile un vero e proprio distinguo tra uomo e bestia, cosa che in un secondo tempo avrebbe dato vita in Europa alla figura del Licantropo, e senza dubbio, con quello che si bevevano, i Berserkr e gli Ulfhednar erano realmente convinti di trasformarsi in Lupi ed Orsi in battaglia, convinzione che spesso era profondamente radicata anche nei loro avversari.,

Per quanto riguarda un possibile legame tra il fenomeno del "Furor" (o se vogliamo "Berserker Rage") e sindromi genetiche ereditarie.
I Berserkr e gli Ulfhednar vengono descritti come dei personaggi particolarmente feroci, e viene spesso puntato l'indice sulla loro crudeltà, anche in un'epoca dove non si andava tanto per il sottile, da qui facile desumere che chi finisse per essere inquadrato in quelle gioiose confraternite dovesse essere decisamente tagliato per farlo... parliamo quindi di soggetti violenti e aggressivi, forse psicotici...la forza sovrumana dei Berserkr oltretutto potrebbe essere imputata non solo all'assunzione di dosi di muscarina (che di fatto giustifica solo in parte i sintomi della "Berserker Rage"), ma ad un abnorme afflusso di adrenalina ed endorfina, riscontrabile tuttora come forma patologica (vedi l'"Effetto Golem" documentato dalla polizia americana -e.d. gente non drogata e senza alcool in corpo che non sente nessuna forma di dolore).
Il fatto che, in aggiunta a tutto ciò, secondo le saghe il "Furor" avesse un carattere familiare (si parla sempre di fratelli Berserkr o di intere famiglie), potrebbe far apparire anche la tesi di una qualche sindrome ereditaria (comunque accompagnata all'uso della muscaria) plausibile.

Il "Furor Teutonicus" dei Germani e dei Vichinghi però ha un carattere sostanziale che lo differenzia dal "Furor Gallicus" del quale ci parlano i Romani riguardo ai Celti.
La figura del guerriero sciamanico germanico si fonda principalmente su un credo : quello del "Contratto col Dio" : il guerriero dimostra sprezzo del pericolo andando in battaglia con minimi mezzi, ed Odino lo ricambia donandogli qualità prodigiose (il "Furor") e deviando le armi dei nemici.
Il "Furor Gallicus" invece si fonda su basi ben diverse: il guerriero celta scende in campo senza armatura e combatte completamente nudo per stupire e sorprendere tanto il nemico che i suoi stessi compagni: pur propiziandosi gli dei prima dell'inizio della battaglia, egli durante lo scontro non si affida a nessuna divintà, ed il suo obbiettivo non è quello di ricevere doni divini per le sue prodezze, ma elogi dai suoi compagni e fama e gloria eterna (che in una società come quella celtica, sprovvista di una struttura ben codificata, equivalevano a ricompense sul piano sociale).

Si è anche a conoscenza di Berserk Vichinghi:
In scandinavia i berserkir erano considerati esseri con poteri soprannaturali conferiti direttamente da Odino, i re degli dei nordici; nelle saghe troviamo scritto che "si lanciavano all'attacco senza armatura, pazzi come cani o lupi, mordevano i loro scudi ed erano forti come come orsi o cinghiali selvatici. Uccidevano i nemici con un sol colpo e né ferro né fuoco poteva ferirli". Ancora oggi in lingua inglese di chi viene preso da rabbia cieca viene detto che è gone berserk. Questa condizione era ritenuta essere ereditaria, almeno è quello che si deduce leggendo di un tale che aveva dodici figli, tutti berserk; quando sentivano montare la furia andavano a sfogarsi nei boschi su massi o alberi per evitare di danneggiare i loro amici. La figura del berserk sembra essere legata alla licantropia, e normalmente i lupi e gli orsi erano gli animali associati ai berserk. In effetti l'origine del nome potrebbe anche significare "casacca d'orso", anziché "a corpo nudo". I berserk si facevano un punto d'onore di non ritirarsi mai dalla battaglia, e per questo motivo facevano spesso parte della guardia del corpo dei re vichinghi, normalmente in numero di dodici, combattendo sempre in prima linea, sia in terra che sulle navi. Non sempre farsi prendere dalla furia poteva costituire un vantaggio in combattimento: Snorri Sturlusson racconta che alcuni uomini della nave di re Olaf dimenticarono di essere in mare e si lanciarono contro il nemico, cadendo fuori bordo e annegando. L'adozione del cristianesimo portò a vedere nei berserk dei demoni satanici, e furono messi fuori legge; nelle saghe dell'epoca cristiana vengono raffigurati come buffoni pazzi, destinati ad essere sconfitti dall'eroe di turno."

Vi era poi la leggenda che quando veniva ucciso un Berserker o la sua forza si esauriva, si pensava che fosse stato abbandonato da Odino (Odino era chiamato anche il grande ingannatore), evidentemente accadeva qualcosa che riportava questi esseri alla realtà oppure terminava l'effeto della muscarina.

Un'altra è quella dell'eroe irlandese Cu Chulainn tanto era incandescente per il furor che in battaglia combatteva nudo(come i greci e i romani più antichi, come i galli o i germani) perché bruciava i vestiti e doveva fare almeno tre bagni in acqua gelida prima di potersi riverstire.


Sicuramente l'effetto del "furor" non è da imputare esclusivamente all'assunzione dei alcolici e muscarina,, alcune saghe scandinave fanno pensare ad una sindrome ereditaria

Un esempio è l'effetto "Golem" del quale parlano gli Americani sarebbe una prova lampante che non si tratta solo di droghe ed autosuggestione, ma che in effetti alcuni organismi, in stato di stress emotivo, pompano adrenaline ed endorfine in percentuale abnorme, provocando così uno stato di rabbia incontrollata, semi-incosciente e riduciendo al minimo la sensibilità al dolore, se sia provato però che sindromi di questo tipo siano ereditarie .

Comunque il concetto di furor per la battaglia è comune a tutte la popolazioni antiche, anche ai romani.

C'è un documento che parla di una delle prime battaglie che i Romani sostennero contro gli Etruschi.
Il figlio del condottiero romano, preso dal furore guerresco, uscì dalle ordinate fila dei suoi per scagliarsi contro il nemico, e per tutta risposta venne abbattuto dal suo genitore.
"Che questo sia da monito a chi non rispetta la disciplina" disse il genitore modello.
D'altra parte i Romani non erano guerrieri, ma soldati sottile ma determinante differenza.







Il presente articolo è la rielaborazione di una serie di post dedicati a questo argomento, recuperati da Forum ormai in disuso, per evitare la loro perdita. Si ringrazia Pitta per il suo contributo su questo tema al Forum di Signa Inferre

 
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erasmoasciol
view post Posted on 6/10/2010, 22:10




molto interessante
 
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5 replies since 6/10/2010, 20:08   983 views
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