World of Werewolf

Bianco come la Luna

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Loup-Sprite
view post Posted on 4/4/2012, 12:33




Leggendo molti topic del forum, mi sono ricordato che anche io ho una storia licantropica da poter condividere con voi, è stato scritto circa un anno fa quindi scusate se sembra troppo smielato :D


CAPITOLO 1

Sabato 24 Ottobre. Erano le 7:00 e il cellulare sul comodino, affianco al letto, iniziò a squillare. Mike già sveglio da circa mezz’ora fece capolino da sotto le coperte. <<stupida sveglia!!>> imprecò spegnendo la sveglia – bella cosa alzarsi ed imprecare alle sette di mattina vero??-. Mike si sedette al centro del letto,con i piedi cercò di trovare le ciabatte ma l’unica cosa che trovò furono le mattonelle gelide del pavimento, zigzagando lentamente con i piedi le trovò, eccole lì, soffici e calde ciabatte. Con gli occhi ancora leggermente chiusi scrisse un sms alla sua ragazza,Tania<<buon giorno principessa ^.^>> .Si avviò verso il bagno della sua stanza, con pigro movimento di polso aprì il rubinetto, e l’acqua iniziò a scorrere nella vasca, era tiepida. Dalla cesta alla sua destra prese un paio di asciugamano, una la stese a terra e l’altra la appoggiò sul bordo della vasca. Era l’unico già sveglio in casa, il silenzio era interrotto solo dal rumore dello scorrere dell’acqua . Si immerse lentamente nella vasca e iniziò a lavarsi. Passarono 20 minuti di pieno relax, coccolato dal bagno caldo. Uscì dalla vasca e si asciuga, si avvicinò allo specchio,appannato dal vapore e con uno straccio lo pulì. Con estrema rapidità si vestì e si asciugò i capelli. Scese in cucina, illuminata solo dalla luce che penetrava dalle porte in alluminio. Sentì un languore nello stomaco e andò a prepararsi la colazione, biscotti al cacao e latte freddo <<la mia colazione preferita>> disse ironicamente. Erano le 7:45 , prese lo zaino e scese in garage per prendere la sua moto. Appena uscito il sole accecante lo costrinse a chiudere gli occhi. Uscì in strada, il silenzio del paese era insopportabile per lui, lo faceva sentire troppo solo. Giunse a scuola, parcheggiò la moto difronte le classi. C’era solo un'altra moto lì accanto alla sua,la Kawasaki er6n del suo amico Alex. Entrò in classe e salutò Alex ,già seduto nel banco a messaggiare con la sua ragazza. Mike si accomodò. Erano le 8:15 e la classe iniziò a riempirsi “Ecco un’altra noiosa giornata che inizia”. Arrivò il professore, tutti in piedi a dire buon giorno come militari. Finito l’appello si iniziò a spiegare ma Mike non riuscì a stare attento ,era troppo preso dai pensieri. Le sei ore di scuola passarono abbastanza veloci, tra una risata con Alex e un messaggio con Tania. L’ultima campanella stava per suonare … meno 3…meno 2…meno 1…<<driinn!!>> La campanella suonò, le classi si svuotarono e i corridoi si riempirono, una massa di ragazzi informe uscì dalla scuola, con la classica espressione sul volto “la pacchia è finita!!”. Una parte dei ragazzi si avviò verso la fermata del pullman, un’altra parte di avviò verso il parcheggio. Mike prese il cellulare dalla tasca e scrisse un messaggio <<sono uscito, adesso vado a casa … Ti Amo <3>>, dopo pochi minuti il cellulare vibrò, un nuovo messaggio: <<anche io sono uscita, stai attento, guida piano <3<3>>, “Che dolce” pensò lui. E via, in sella alla propria moto tutti intrapresero la strada verso casa.<<solo 15 minuti di tragitto e sarò a casa!!>> disse Mike. S’incamminò verso casa. Per la strada non incontrò guidatori pazzi omicida, quindi si diresse a casa con tranquillità. Arrivato a casa parcheggiò la moto in garage ed entrò in casa. Ad attenderlo c’è la madre,indaffarata a svolgere le faccende di casa, e sulla tavola un bel piattone di pasta fumante, Mike si sedette a tavola e come un lupo famelico iniziò a divorare il suo pranzo.<<com’è andata a scuola? Cosa avete fatto?>> chiese sua mamma,<<tutto bene, non abbiamo fatto niente di che, hanno solo spiegato>> -In realtà lui non sapeva, ovviamente, cosa avevano fatto a scuola-. avevano appena finito di mangiare, si alzò da tavola e dice <<mamma io vado in camera>>, la signora Smith annuisce. Mike salì le scale di marmo e si diresse in camera. Mike un po’ stanco si coricò sul letto e nel giro di qualche minuto prese sonno. Erano già le cinque. Squilla il cellulare,è Tania. Mike rispose …
<<ciao !!>> disse Tania.
<<ciao bella!! Com’è andata a scuola??>>
<<bene, non abbiamo fatto niente, e tu?>>
<<idem, niente anche a me … però ti ho pensata sempre>> disse sorridendo.<<ti va di uscire stasera?>> continuò Mike.
<<certamente amore!!>>.<<perfetto !! Le sette e mezza ti va bene?... Restiamo un po’ con i tuoi e poi andiamo a mangiarci una pizza>>
<<si certo, va benissimo!!>>disse lei.
<<bhè allora io inizio a prepararmi, lo sai che ci metto un sacco di tempo>>
Sisi ciao,non ci sono problemi, perfetta ritardataria che non sei altro!!>>disse Mike scherzando.
<<allora ciao amore, a stasera!!>>. Attaccarono la chiamata.
Tania Montes è una ragazza di 15anni, snella, sul metro e sessantacinque, capelli lunghi e ricci che tutti invidiano, occhi castani che alla luce del sole vanno nel verde. È anche lei appassionata di musica, è socievole, simpatica e premurosa verso Mike. Tania era appena uscita dalla doccia. Erano le sei e trenta, si diresse in camera da letto avvolta nell’asciugamano, i capelli umidi che le scivolavano sulla spalla, le gocce d’acqua restanti che le percorrevano il corpo -quante volte Mike l’aveva immaginata così- La nube di vapore generata dall’acqua calda si era riversata nel corridoio. Tania percorse il corridoio, ormai aveva assunto le sembianze di una sauna, giunse alla porta della sua camera ed entrò. Era quasi ora, doveva vestirsi. Aprì l’armadio e iniziò a scegliere, c’erano circa cento capi d’abbigliamento tra scarpe, t-shirt, jeans, sciarpe e cappotti. In meno di dieci minuti scelse cosa indossare - cosa strana per una ragazza-, si vestì. Ora era il turno dei capelli, i lunghi capelli ricci non sembravano ribellarsi, ed iniziò ad asciugarli con il phon. Passarono altri quindici minuti e finalmente era pronta ,si diresse in cucina dai genitori. Erano le sette e quindici quando sentì il rombo della moto di Mike.
<<e’ arrivato!!>> disse ad alta voce per avvisare i genitori,<<vado ad aprirgli il cancello!!>>. Tania uscì di casa ed iniziò a correre verso di lui .
<<sei arrivato finalmente, non resistevo più>> disse Tania quasi senza fiato, fece un lungo respiro e continuò <<mamma e papà sono dentro che ti aspettano!!>>. <<hey amore riprendi fiato, che corri a fare, mica me ne scappo!! >> disse Mike . Tania aprì il cancello ed fece entrare Mike che posò la moto ed entrò in casa. <<buona sera!!>> disse Mike rivolto ai genitori di Tania,i Signori Montes. <<buona sera anche a te Mike>> rispose il Signor Montes.
Calò il silenzio nella stanza. Il Signor Montes, con l’intento di spezzare il silenzio guardando Tania e Mike disse <<allora, ho saputo che uscite … Dove andate di bello??>>
<<andiamo a fare un giro papà>> disse Tania
<<e andiamo a mangiare una pizza>> aggiunse Mike.
Il Signor Montes osservando i due piccioncini disse <<ah , bel programma. Sarà una bella serata allora>>, Mike era quasi arrossito, teneva lo sguardo basso, era troppo timido per fare due chiacchiere con il padre della fidanzata, non voleva nemmeno sembrare troppo scortese. <<allora?? Che aspettate??>> disse la Signora Montes <<andate, uscite, divertitevi!!>>. Mike, prendendolo come un ordine, si alzò dalla sedia ‘’Pancia in dentro petto in fuori!!’’ pensa lui. Porgendo un mano a Tania disse
<<grazie,cogliamo al volo l’occasione, andiamo?>>.
<<certo!!>>rispose Tania dandogli la mano.
Mike salutò i Signori Montes stringendoli per mano
<<e’ stato un vero piacere>>
<<anche per noi!! Spero ci verrai a trovare qualche altra volta!!>> disse la Signora Montes sorridendo, <<buona serata>> aggiunse il Signor Montes.
<<certo,verrò a farvi visita!! Grazie, buona serata anche a voi>>. I due si avviarono verso la porta, Mike si voltò verso i Montes e salutò nuovamente <<arrivederci!!>>. I due piccioncini salirono in sella alla moto e andarono via. <<molto simpatico ed educato, vero caro!!>> commentò la Signora Montes, <<si hai ragione, è un bravo ragazzo>> disse il Signor Montes guardando fuori dalla finestra.


Sembra un estratto di Bimbiminkia-brividi xD


CAPITOLO 2

Mike e Tania erano diretti in piazza, pochi minuti. Tania si strinse con un abbraccio ai fianchi di Mike, quei pochi minuti per loro erano fantastici. Tania sfiorò con le labbra il collo di Mike, Mike fece un risolino e disse <<hey mi fai il solletico!!>>,
<<scusa non volevo>> rispose Tania leggermente imbarazzata <<non lo faccio più>> continuò. <<cosa??? Io voglio che lo fai sciocchina>> disse Mike ridendo.
Tania si rassicurò, e appoggiò la testa sulle sue spalle. In quel momento per Tania esistevano solo loro, le luci delle case per lei erano diventate impercettibili, sentiva solo il calore del corpo di Mike, sentiva il battito del suo cuore e questo la portava al settimo celo.
<<ti amo!!>> disse Tania.
<<anche io amore mio!!>>rispose Mike felice.
Mentre loro giungevano a destinazione ,la città iniziò a vivere. Le case erano quasi vuote, tutte le persone si erano riversate nelle strade. Giunsero in piazza, Mike parcheggiò e si mescolarono tra la folla. Iniziarono a guardare sulle bancarelle se trovavano qualcosa di interessante, ma niente di così speciale. All’ennesima bancarella qualcosa attirò l’attenzione di Mike. Una bancarella indiana, piena zeppa di amuleti,raffigurazioni, pietre simboliche, totem in miniatura …. ma la sua attenzione fu attirata da un’altra cosa. Un coltello. Il manico in osso tutto inciso con eleganti raffigurazioni floreali, la lama abbastanza semplice, leggermente ricurva. Sul fodero c’era disegnato un lupo che ululava. <<semplicemente fantastico>> disse Mike. Ma non chiese informazioni. Proseguì. Tania dopo una decina di metri lo fermò e disse<<aspetta ho visto una cosa che volevo prendere, resta qui!!>>
<<ok ma non allontanarti, non voglio perderti di vista>>. Mike contò due minuti esatti quando Tania tornò. Aveva tra le mani uno scatolino bianco, Mike curioso chiese <<cos’hai comprato??>>, <<aspetta non ora,appena usciamo da questa folla>> rispose lei.
Mike sapeva che insistere sarebbe stato inutile. Una ventina di metri più in là, svoltarono in un vicoletto, li era parcheggiato la moto .
<<adesso posso vedere??>>.
No, ancora no>> fu la risposta secca di Tania <<dopo la pizza>>continuò.
Salirono in sella alla moto
<<dai voglio vedere>> implorò Mike.
<<no!!>>.
<<ti prego>>.
<<no no e no. Tu mi ami? E allora si paziente>> disse seccamente Tania.
Mike mise in moto la sua Kawasaki Z750 e si diressero vero la pizzeria. Durante la strada superarono molte pizzerie dove avrebbero potuto fermarsi, ma Mike non dava segno di voler accostare. Tania, pensierosa, chiese <<mike ma dove siamo diretti??>>
<<in una pizzeria>> disse lui con tono sarcastico <<e’ un posto molto carino che conosco, ti piacerà vedrai.>>
<<ok, amore!!>> disse appoggiando di nuovo la testa sulle spalle di Mike e facendosi trascinare dai pensieri.

Mike dallo specchietto retrovisore guardò Tania, era così carina e non volle disturbare, sempre con il sorriso sulle labbra restò in silenzio. Anche la sua mente restò in silenzio, nessun pensiero, nessuna preoccupazione. Restava attento agli altri veicoli in strada, non voleva certo provocare danni alla sua amata. Tania iniziò a sentire la moto percorrere una strada in salita ‘’Sono al sicuro con lui ’’ pensò, quindi non aprì gli occhi per controllare la zona. Dopo un breve tragitto la moto iniziò a decelerare fino a fermarsi, la voce di Mike la ‘’riportò in vita’’ <<tesoro siamo arrivati>>. Scesero dalla moto e Mike la parcheggiò. <<ti eri addormentata??>> chiese lui, Tania sorridendo rispose <<quasi, sei così caldo>>. Mike sorridendo la prese per mano e disse <<andiamo, il tavolo ci aspetta!!>>.
All’ingresso il cameriere chiese <<i Signori desiderano??>>.
<<ho prenotato un tavolo per due, Smith>>.
<<bene, prego seguitemi>>.
Arrivati al tavolo il cameriere disse <<il tavolo è questo>>.
Mike, da perfetto gentiluomo che è, scostò la sedia a Tania e gliel’avvicinò per farla accomodare
<<come sei galante>> commentò, Mike sorrise e si accomodò.
<<allora ti piace il posto?>>.
<<si è molto romantico>> rispose lei mandandogli un bacio.
Arrivò il cameriere, <<volete ordinare qualcosa??>>.
<<si! Due pizze margherita>>.
<<e da bere cosa gradite??>>.
<<due bicchieri di Coca Cola>>.
<<basta così??>>.
<<si basta così, grazie>> disse Mike
Il cameriere annuì e andò via, diretto nel selvaggio mondo delle ordinazioni.
<<ti va bene quello che ho preso vero??>>.
<<si certo!! Ma questo già lo sapevi vero??>>.
<<era ovvio!!>> rispose Mike facendo l’occhiolino. Mike aspetto qualche secondo fissandola negli occhi, poi chiese <<mica posso vedere ora??>> <<chiedi quanto vuoi ma la risposta sarà sempre no!>> rispose Tania. Si leggeva nei loro occhi che erano felici. Stare lì, insieme, per loro era un sogno. Dopo minuti di silenzio arrivarono le pizze, ringraziarono il cameriere , presero le posate ed tagliarono la pizza in quattro parti. <<buon appetito>> disse Tania, Mike ricambiò e alzò lo sguardo verso Tania, aveva tagliato la pizza ma stava facendo ruotare l’enorme piatto per scegliere quale parte mangiare per prima. ’’Ha ancora il vizio di giocare col cibo ’’ pensò lui, <<hai deciso?>> disse Mike <<se non ti va la mangio io>> continuò ridendo. Tania gli rispose <<no,è mia e la mangio tutta io!!>> lo guardò con sguardo malizioso e poi gli sorrise. Iniziarono a mangiare, Mike non riusciva a non guardare Tania, era troppo dolce mentre mangiava. Tania se ne accorse e sorridendo chiese <<cosa guardi??>>
<<la mia piccola principessa>> rispose Mike e ritornò a mangiare.
Ogni tanto si guardavano, si lanciavano sorrisi, dolci e a volte anche maliziosi – niente di strano per una coppietta - . Appena finirono di mangiare si fecero portare il conto, Mike andò a pagare e se ne andarono.
<<dove si va ora??>> chiese Tania
<<ti porto a vedere una cosa>> rispose Mike.
Salirono nuovamente in sella allo scooter e continuarono a percorrere la strada verso la cima della montagna. Altri quindici minuti di tragitto e si ritrovarono al culmine della strada, la strada era bloccata da alcuni paletti,da li in poi era zona pedonale. Scesero dallo scooter e lo parcheggiarono. Tania lo abbracciò e disse <<grazie per la splendida serata!! Ti amo!!>> Mike, compiaciuto, disse <<non mi ringraziare adesso, il bello deve ancora venire!!>>. La prese sotto braccio e si incamminarono. Pochi passi e si trovarono di fronte una ringhiera. Oltre la ringhiera, sotto di loro, la città. Tutte quelle luci accese sembravano tanti puntini su un foglio, Mike aveva l’impressione che congiungendo i puntini avrebbe ottenuto un bellissimo disegno. <<la luna è bellissima>> commento Tania. Mike alzò lo sguardo. Era lì, sopra le loro teste. Osservava tutto, illuminava tutto col suo candido pallore, l’ultima luna piena del mese. Ai loro lati c’era un fitto boschetto, all’apparenza dormiente, all’apparenza.. Tania sentì un fruscio provenire dalla sua sinistra, si girò di scatto. Impaurita si avvinghiò a Mike e disse <<hai sentito???>>
Mike la strinse forte a se <<amore calmati, siamo soli, sarà stato uno scoiattolo, magari correva dalla sua scoiattola>>.
<<sarà come dici tu!!>>.
Passarono qualche altro secondo a guardare la luna e poi Mike chiese <<posso vedere ora??>>
<<ecco, tieni>>. Tania sorrise e prese lo scatolino dalla tasca Mike lo prese e lentamente lo aprì. Al suo interno c’era un sacchetto di velluto rosso, lo prese e cacciò fuori il contenuto. Era il coltello che aveva visto in città. <<grazie amore mio, è bellissimo>> disse Mike, <<di niente!!>> rispose Tania sorridendo, e si baciarono mentre la luna li faceva da sfondo. Di nuovo quel fruscio, ma stavolta più vicino. I due si girarono di scatto, <<sarà un fantasma>> scherzò Mike, ma Tania era spaventata. Di nuovo un rumore. Qualcosa si mosse ,Mike stavolta riuscì a distinguere qualcosa, due occhi gialli che lo fissavano, giurò a se stesso di essersi sbagliato. Un altro rumore, stavolta erano rami spezzati, qualcosa si muoveva verso di loro. Sia Mike che Tania erano sempre più terrorizzati ma Mike cercava di non farsi notare, doveva infondere sicurezza in Tania. Mike dovette ricredersi, gli occhi che aveva visto di sfuggita ora erano li, a meno di cinquanta metri, che lo fissavano. <<e’ un orso??>> chiese Tania quasi piangendo. <<no>> fu la risposta di Mike <<qui non ci sono orsi, e quello …>> <<quello non è un animale..>> continuò. Non poteva essere qualcosa proveniente dal mondo animale, si sentiva un leggero ringhio, ‘’Un lupo’’ pensò, la cosa strana era che gli occhi erano a più di due metri e mezzo da terra, come poteva essere un lupo?. Ora anche Mike dimostrava di essere terrorizzato. L’essere si fermò. <<qualsiasi cosa accada … tu corri … corri e non voltarti mai.>> disse Mike facendo indietreggiare Tania. Il tono di Mike era seriamente preoccupante, qualsiasi cosa fosse lui non si sarebbe mosso, ostacolandolo. In quel momento estrasse il coltello, l’essere inizio a correre, Mike spinse via Tania <<corri!!>> le urlò. Tania si allontanò esitando , si fermò e si voltò verso Mike, un secondo dopo l’essere salto fuori dai cespugli, Mike terrorizzato indietreggiò e cadde, la belva gli fu sopra. Possente ed enorme come un orso, nero come la pece, pugnali d’avorio al posto dei denti, i canini superavano i 5 centimetri, l’alito sapeva di decomposto, emanava un odore di morte, la bava che gli colava dalle enormi fauci -era evidentemente attratto dalla preda-. Mezzo uomo mezzo lupo, la creatura di cui aveva letto tante leggende, quella di cui ,spesso, aveva cercato tracce della sua esistenza, quella creatura padrona dei suoi disegni, sopra di lui si ergeva un enorme licantropo. Gli artigli dei piedi del mostro gli laceravano la coscia sinistra, artigli neri e acuminati, capaci di lacerare lamiere di ferro come burro. Il dolore era molto e non riusciva a sopportarlo, il ragazzo non riusciva a guardare il suo assalitore e guardò verso l’unica strada presente, l’unica via di fuga. I suoi occhi si aprirono focalizzando la strada, ma vide qualcosa, qualcosa che gli provocò più dolore del mostro sopra di lui…. Ebbene si. Tania era lì, era bloccata, troppo orrore vedevano i suoi occhi, Mike sapeva che non l’avrebbe mai abbandonato a quella bestia. <<cazzo scappa!!>>le gridò Mike più forte che poté. In un millesimo di secondo si pentì di quello che aveva appena fatto. Il licantropo sopra di lui adesso aveva mirato a Tania, balzò di lato a Mike e ringhiò, l’essere si stava preparando a darsi lo slancio per correre, Mike vide i muscoli delle zampe comprimersi, bruciava adrenalina peggio di una zebra*, scattò in piedi, si lanciò sulla schiena del mostro e lo infilzò con il coltello che le aveva regalato Tania.
Il mostro, colpito di sprovvista oscillò,Mike saltò via da quella schiena piena di muscoli e indietreggiò, gridò nuovamente a Tania di correre via ma lei era paralizzata. Il licantropo di voltò verso di lui e gli ringhiò contro, meno di un secondo e gli si lanciò addosso mordendolo alla spalla.Il lupo non mollava la presa, ma non stringeva troppo, probabilmente gli riservava una morte lenta e dolorosa. Qualcosa però, rallentò i suoi piani… Dal bosco si udirono altri due ululati, ecco arrivare i rinforzi…‘’Addio amore mio’’ pensò Mike ‘’Sono finito’’.


*Le zebre, data la loro condizione di preda, sviluppano e bruciano molta adrenalina.

[size=7] CAPITOLO 3

Tania si era nascosta dietro un enorme vaso di terra cotta, dal suo nascondiglio guardava la scena, nelle sue condizioni non riusciva nemmeno a pensare a una soluzione. Il ragazzo che amava stava per essere ridotto a brandelli da un licantropo, e ora ne stavano arrivando altri due. Avrebbe preferito essere ceca piuttosto che assistere a quella scena. Mike urlava e si dimenava, ma la presa del mostro era molto più forte, i suoi progetti erano cambiati?? L’esecuzione di Mike era stata anticipata??. Ecco gli altri due mostri sbucare dal bosco. Tania emise un sospiro di sollievo quando i nuovi arrivati staccarono letteralmente l’aggressore di Mike dal suo corpo quasi in fin di vita. Mike non capiva, doveva essere già ridotto in tanti pezzettini. Aprì gli occhi e vide la scena: avanti a lui si ergevano solo due licantropi, uno dal pelo marrone e l’altro dal pelo grigio. Del suo aggressore non c’era traccia. Tania guardava la scena dal suo nascondiglio, né lei, né Mike riuscivano a capirci qualcosa. I nuovi arrivati erano lì ai suoi piedi, fermi a guardarlo… Perché avrebbero dovuto attaccare un loro simile per difendere un estraneo?.
<<sta calmo>> disse uno di loro.
Aveva sentito bene? Quel mostro parlava? <<parlate?>> chiese Mike spaventato <<non proprio, siamo capaci di parlare telepaticamente, noi siamo quelli buoni>>. Il licantropo dal pelo marrone si voltò verso il nascondiglio di Tania.
<<vieni fuori!Credo che possiamo fidarci>> disse Mike. Tania lentamente uscì dal nascondiglio e si diresse verso Mike, fu costretta a passare tra i due mostri, appena li superò si voltò di botto e indietreggiò lentamente, era normale avere paura di loro, li scrutava cercando di intercettare ogni loro movimento . <<stai tranquilla, siamo qui per aiutarvi>> disse uno di loro <<il tuo ragazzo ha bisogno di noi>> continuò l’altro. Tania con aria stupefatta guardò Mike incredula ma nemmeno Mike aveva qualche spiegazione.<<ora dobbiamo scappare!!>> disse il licantropo dal pelo grigio, <<alla ferrovia abbandonata dietro High Park, appena ti sarai rimesso alle cinque di pomeriggio>> continuò. <<perché??>> chiese Mike ma i due licantropi non risposero e in un batter d’occhio scomparvero nel bosco. Subito dopo si udirono delle sirene, qualcuno aveva chiamato soccorsi. Un’ambulanza scortata da due vetture della polizia. <<troppo tardi>> disse Mike , Tania gli lanciò un sguardo. Gli occhi di Tania erano pieni di lacrime, Mike sapeva che era troppo preoccupata, <<andrà tutto bene>> disse lui cercando di sorridere. Le porte dell’ambulanza si aprirono e due dottori saltarono fuori trascinando il lettino col quale Mike sarebbe stato trasportato, seguiti da due poliziotti ‘’Che divise in ordine’’ pensò poi guardò i suoi abiti, tutto il tessuto era sporco di sangue, quei pochi brandelli che ne rimanevano …. I dottori gli si avvicinarono, <<sei conciato male, dobbiamo subito disinfettare le ferite!!>> disse il più anziano. Delicatamente lo sollevarono sul lettino, e lo portarono nell’ambulanza, intanto i poliziotti avevano preso le generalità dei due e avevano avvisato i genitori dell’accaduto. I dottori fecero salire anche Tania. L’ambulanza si diresse al General Hospital, Mike fu portato immediatamente in sala operatoria, dove le ferite vennero ricucite.
Nel frattempo Tania aspettava fuori la sala operatoria, seduta in quel corridoio freddo, stringeva tra le mani una tazza di camomilla calda, il tempo sembrava non passare mai. Nella sua mente venivano continuamente sparate quelle terribili immagini, non riusciva a distrarsi. Iniziò ad incolparsi dell’accaduto <<se solo non avrei accettato di uscire …>> disse a bassa voce. <<no!>> <<non è stata colpa tua figliola>> erano i Signori Smith, seguiti dai suoi genitori. Il tempo passava e Tania era sempre più preoccupata. Ogni minuto dava uno sguardo all’orologio sopra la porta alla sua sinistra, con la speranza che le lancette girassero più veloci, e con esse anche i minuti. Le sue preoccupazioni, il rimorso, quelle orribili immagini la risucchiarono in un enorme buco nero, da cui non sarebbe mai riuscita a scappare …. senza l’aiuto di Mike … Erano ormai passate due ore quando la porta della sala si aprì, un dottore seguito da un infermiere si avvicinarono <<sono il dottor Ellaway, siete i signori Smith?>> Tania alzò lo sguardo verso di loro, si era dimenticata che al suo fianco c’erano i genitori di Mike.Il padre di Mike si alzò <<come sta mio figlio??>> gli disse
<<sta bene, ora sta dormendo, l’operazione è andata benissimo>>
<<posso vederlo??>> disse Tania
<<si potete, ma per pochi minuti. Il signor Burnes vi farà strada>> disse facendo cenno all’infermiere. Entrarono nella camera scortati dall’infermiere, Mike era disteso sul letto, aveva la spalla e la coscia avvolte dalle garze leggermente insanguinate, gli avevano fatto una flebo. <<le ferite guariranno presto>>disse l’infermiere e Tania ,finalmente, tirò un sospiro di sollievo. <<mi dispiace signori, ma dovete liberare la stanza, dobbiamo lasciarlo riposare>> disse l’infermiere. Il padre di Mike annuì, appoggiò la mano sulla spalla della Signora Smith e disse <<lasciamolo dormire, starà meglio>>. Tania singhiozzava <<non voglio andarmene!!>> disse, il Signor Smith la guardò, si voltò verso l’infermiere e chiese <<la ragazza può rimanere?? Non lo disturberà>>,
<<devo chiedere al capo-sala, Signore>> <<il ragazzo ha bisogno di riposare per stare bene>> .
<<un po’ di compagnia gli farà bene, non crede??>> ribatté il Signor Smith.
<<come desiderate Signore>> si limitò a dire l’infermiere. Gli occhi di Tania adesso si riempirono di gioia, ringraziò e si sedette accanto al letto mentre gli altri uscivano fuori. <<hey …>> disse Tania. Le lacrime le percorrevano le guance, sapere che Mike sarebbe guarito la sollevava, ma non abbastanza. <<i medici hanno detto che ti riprenderai presto>> continuò. Tania prese la mano di Mike e la strinse forte, piangeva sempre di più <<non aver paura!!Non ti lascerò andare via, mi servi vivo!! Tu sei mio, mettitelo bene in testa, devi stare bene, dobbiamo stare insieme>>, <<non avrei dovuto lasciarti li da solo, era meglio se quel bastardo avrebbe aggredito me, non me lo perdonerò mai>>. Tania piangeva come non mai, il lenzuolo del letto era bagnato dalle sue lacrime. Desiderava che Mike si sarebbe svegliato da un momento all’altro dicendo <<amore sono qui!>> gli sarebbe saltato al collo abbracciandolo senza staccarsi da dosso. Erano ormai trascorse un paio d’ore, Mike dormiva ancora e anche Tania si era addormentata ormai priva di forze, erano quasi le due di notte.
Quella notte Tania ebbe un incubo.
Camminava. Il posto era sconosciuto, il paesaggio deserto, solo una distesa erbosa illuminata dalla candida luna.
Aveva l’impressione di non essere sola. Si guardò intorno, niente di strano. Fece qualche passo in avanti, poi si girò nuovamente. Che strano, dietro di lei c’era un bosco, prima non c’era.Il bosco la attirava e lei si avviò verso quest’ultimo. Mentre camminava sentì dei passi alle sue spalle, si girò, era Mike. Mike si stava avvicinando, ma non era il solito ragazzo di sempre, era diverso…. Era cupo.
Mike si fermò a tre metri da lei. Tania cercò di avvicinarsi ma era bloccata, qualcuno l’aveva afferrata alle sue spalle e non le lasciava via di scampo. Non sapeva chi fosse, sentì solo un ringhio e l’alito caldo e pungente sul collo. Improvvisamente la pelle di Mike si squarciò dividendosi in due, un enorme licantropo uscì da quella specie di abito.
Si svegliò proprio mentre gli artigli di ‘’Mike’’ stavano per squarciarle il ventre. Completamente sveglia, sudata fradicia, si alzò dalla sedia e si diresse verso la finestra aperta. ‘’Ma non era chiusa?’’ pensò scrutando attentamente la stanza buia, ma nella stanza c’era solo lei e Mike, ancora preso dal suo sonno profondo. ‘’La mente mi gioca brutti scherzi’’ concluse. Si appoggiò al letto di Mike, guardandolo. Dormiva come un angioletto, sentire il suo respiro le dava conforto. <<spero che almeno tu stai facendo un bel sogno, amore mio>> disse Tania. Si risedette sulla sedia e si appoggiò con la testa sul braccio di Mike e riprese a dormire.

E’ ormai giunta la mattina, la luce del sole che passa dalla finestra fa svegliare Tania, alzò lo sguardo verso Mike <<buon giorno>> disse Tania, e attese come per ricevere risposta. Sentì la porta aprirsi, era l’infermiera. <<buon giorno>> <<avete dormito bene??>> chiese l’infermiera, <<buon giorno anche a voi, abbastanza bene grazie>> rispose Tania. <<questo è per te, credo che hai fame>> disse l’infermiera porgendole un vassoio <<si grazie>> rispose Tania prendendo il vassoio. Una tazza di latte caldo e un croissant, Tania ripulì il vassoio, aveva una gran fame <<anche Mike sarà affamato>> disse , <<si hai ragione>> disse l’infermiera <<avrà anche lui la sua bella colazione>> disse sorridendo, uscì dalla stanza. Tania si diresse in bagno, si appoggiò al lavandino e si guardò nello specchio, il suo viso era segnato dalle tante lacrime che lo avevano percorso, il trucco restante era tutto sbavato. Si chinò e si sciacquò la faccia energicamente, si riguardò allo specchio, le tracce del trucco e delle lacrime erano svanite quindi ritornò a sedersi accanto a Mike. <<e’ stata tutta colpa mia, non saremmo dovuti uscire …>> disse Tania guardando il vuoto ai piedi di Mike, <<stava per aggredire me, dovevi lasciare che aggredisse me>>continuò lei …
<<non l’avrei permesso>> .
<<sei uno stu... Sei sveglio!!>> urlò Tania sorpresa
Mike era finalmente sveglio, Tania scoppiò in un pianto di gioia e gli si attaccò al collo .
<<attenta alla spalle, mi fai male>>
<<scusa non volevo>> disse Tania dandogli un bacio.
<<adesso ti fa male??>>.
Mike diede un piccolo grido e disse <<si infermiera mi fa tanto male, datemi tanti bacini!!>>
<<sei sempre il solito scemo!!>> disse Tania <<dico sul serio, come ti senti?>>.
<<sto bene, ho solo tanta fame>>.
<<ti faccio portare qualcosa da mettere sotto i denti, resta qui!!>>.
<<come se potessi muovermi>> rispose lui facendo un sorriso.
Dopo pochi minuti arrivò Tania con un enorme vassoio carico di frutta e un tazza di latte.
<<tieni, mangia tutto>> disse Tania porgendo il vassoio.
<<ah, frutta …>> <<non hanno un po’ di carne cruda?? Sono una bestia feroce adesso!!>>, Mike iniziò a ridere e Tania lo seguì.
<<buon appetito>> gli disse lei sedendosi sul letto accanto a lui
<<sai che non vado pazzo per la frutta>>.
<<ma devi finire tutto, o ti do una punizione>>.
<<ah! E sarebbe???>> chiese lui con tono di sfida.
<<vuoi vedere???>> gli diede un pizzicotto.
<<guarda che sono malato>> disse Mike vantandosi, <<coccolami!!>>.
Tania gli diede un bacio <<mangia tutto, fallo per me>>.
Vedere che Mike si comportava così la confortava, sembrava non gli fosse successo niente, <<perché sei così contento??>>
Mike posò la mela che stava mangiando e disse <<sto bene perché quando mi sono svegliato c’eri tu vicino a me>> <<e da come sei trasandata, penso che sei rimasta tutto il tempo qui>> Mike le diede un bacio sulla fronte e continuò a fare colazione.



Ps.so che non è un gran che :)

Edited by Loup-Sprite - 5/4/2012, 10:54
 
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