World of Werewolf

Casi di licantropia in italia.

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Klaus~
view post Posted on 23/1/2014, 10:52




Guardate un po che cosa ho trovato? :P
Per la credenza popolare, licantropi sono quegli uomini che a causa della luna piena si trasformano in lupi mannari. Così si sente dire che lupi mannari si nasce (quando si è concepiti nella notte di San Paolo ovvero dell’Annunziata, o si viene al mondo nella notte di Natale oppure nella notte del 13 Dicembre) oppure si diventa per arte magica.
Negli anni scorsi in Italia si sono registrati non pochi casi di licantropia. La medicina ignora le vere cause di questa “malattia” che in tempi moderni pareva una malattia asiatica o africana.
Negli anni ’50 venne fermato a Roma il “lupo mannaro di Villa Borghese”, Pasquale Rossi, un giovane che durante gli attacchi del male si sentiva addosso una gran forza e l’irresistibile voglia di correre sull’erba, di raspare la terra e di morderla istericamente.
Lo stesso periodo i giornali di Napoli e Roma raccontarono la storia commovente di Iolanda Pascucci, “la lupa di Possilipo”. Nata a Roma nel 1921, fu assalita per la prima volta dal “male” all’età di 12 anni. Nelle notti di luna piena preavvertiva una sensazione che le veniva su, verso la gola. La bava alla bocca, gli occhi dilatati, Iolanda sentiva il bisogno di acqua, molta acqua in cui spegnere quel fuoco che la stava consumando, ed a fermare quell’urlo orribile che urgeva dal profondo. Poi, con il passar del tempo, le crisi si diradarono. La ragazza sposò un musicista dal quale ebbe due figli. Il marito non sapeva nulla, ma tre settimane dopo le nozze la donna sentì le avvisaglie dell’attacco che ben conosceva e pur di non farsi vedere dal marito, scappò di casa non facendo ritorno che all’alba.

Seguirono anni di cure inutili, alla fine dovette andarsene, e lasciare al padre i due bambini. Si trasferì a Napoli per nascondersi e per avere vicino il mare nei momenti di crisi. Una sera la donna venne fermata in un locale notturno, dovette subire l’oltraggio di una visita dermosifilopatica e poi venne mandata all’ospedale degli incurabili dove la legarono in attesa dell’attacco. Ma riuscì a guadagnarsi la libertà scappando.
Così nacque la leggenda della “Lupa di Possilipo”.
La licantropia non è un male che colpisce solo glia adulti.
Nel febbraio del 1951 la polizia scoprì l’esistenza di Rosalba Guizza, una bambina di quattro anni che assieme alla madre viveva in un capanno di fango a Madonna di Monte, vicino a Savona. Accolse gli agenti emettendo ululati canini e ci volle una certa energia per vincere la resistenza della piccola.
Un tempo, quando le epidemie di satanismo erano abbastanza frequenti i lupi mannari credendoli invasati dal demonio si bruciavano vivi oppure veniva curato dandogli una bastonata in testa a quale difficilmente sopravviveva.
Caterina Sforza in un suo quaderno di ricette consigliava di legare all’interno della camicia del malato una lucertola viva.
Oggi si ricorre all’elettrochoc, ma resta da stabilire la ragione per cui questo male non si può guarire.
Che ne pensate? Per me non tutti i sintomi sono legati alla "licantropia" ma qualcuno ci sta veramente vicino!
 
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alaska85
view post Posted on 29/8/2015, 22:35




Un altro caso fu segnalato nel 1541 a Padova.

Leggenda o realtà?

Un contadino assalì dei suoi vicini uccidendoli. Fu arrestato con enorme fatica, era feroce come un lupo anche se non lo appariva, fino a quando l'uomo, tornato in se, confessò in preda a terribili dolori: era un lupo-mannaro, solo che i peli gli crescevano sotto la pelle. Implorò aiuto prima di perdere nuovamente il controllo. I giudici terrorizzati lo spogliarono e gli amputarono braccia e gambe, attesero la trasformazione ma l'uomo dissanguato morì
 
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alaska85
view post Posted on 30/8/2015, 00:17




Da: ''Le Scienze'' del 26 marzo 2009


Il licantropo spensierato


È convinto di essere in contatto con lo spirito dei lupi e gli capita di svegliarsi nel cuore della notte, con la tentazione di ululare e irresistibilmente attratto dalla Luna. Ma questa condizione non lo spaventa, anzi. M. è fiero di essere un licantropo, ed è convinto che si tratti di un dono divino: il suo è un tipico caso di delirio zooantropico. Di Armando De Vincentiis

Il signor M. ha 38 anni. Vive in un casolare ai piedi di una montagna con la madre di 68 anni e il padre di 72. Fa il contadino, come i genitori, e come i genitori si è allontanato poche volte dal paese d'origine, tranne quando frequentava le scuole medie che doveva raggiungere in treno. M. ha avuto poche relazioni significative con le donne, durate non di più di un paio di anni; attualmente frequenta una ragazza del paese, più giovane di lui di sette anni, ma senza progetti di matrimonio o convivenza. La maggior parte della giornata, che comincia alle cinque del mattino, la passa a lavorare nei campi con il padre; gli unici momenti di svago sono le poche uscite settimanali con questa ragazza, che lavora spesso con la madre di M., sempre nei campi. In complesso, la sua è un'esistenza serena, e difatti il suo caso non sarebbe mai arrivato all'attenzione degli specialisti se questi non se ne fossero occupati come pura curiosità, entrando nelle grazie della famiglia con discrezione. Eppure M. vive una condizione molto particolare: durante la notte, a volte, è convinto di trasformarsi in lupo. M. racconta di essere sempre stato affascinato dalle storie di fantasmi, vampiri e lupi mannari, e di essere stato molto impressionato dalle storie raccontate dai nonni paterni (ora deceduti) sugli spiriti degli animali che catturavano i bambini. Tanto la madre quanto il padre di M. accettavano quelle storie non come leggende fantastiche, ma come reali possibilità, seppur rare.

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In una notte di Maggio del 1950 Pisa piazza Buonamici, il Filosofo settantaduenne Armando Carlini viene assalito mentre torna a casa ,da un essere con andatura scimmiesca che urlava disumanamente, riuscito a mettersi in salvo, sul portone di casa udì che i lamenti eran diventati un acuto e prolungato ululato.
La sera dopo la stessa figura assalì un cameriere del "Nettuno".

febbraio 1951 la polizia scopri' l'esistenza di una bimba di 4 anni R. G., che viveva con la madre in un capanno di fango vicino savona.
Accolse gli agenti ululando e ci misero molte forze per prendere la piccola.

Edited by alaska85 - 30/8/2015, 02:40
 
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2 replies since 23/1/2014, 10:52   4211 views
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